Il piercing al naso non è solo una forma di espressione personale moderna, ma ha anche radici profonde in diverse culture e tradizioni in tutto il mondo. Che si tratti di un simbolo di bellezza, status sociale, ribellione o appartenenza culturale, il piercing al naso si è evoluto in molteplici stili e significati. In questa guida approfondita, scopriremo le varie tipologie di piercing al naso, come vengono realizzati, la loro storia, il dolore associato, i consigli per la cura e la guarigione, e come gestire eventuali infezioni.
Il piercing al naso è una procedura in cui viene inserito un piccolo gioiello o un ornamento perforando la narice o il setto nasale. Questa pratica, che può essere realizzata in diverse parti del naso, è scelta sia da uomini che donne per motivi estetici, culturali, spirituali o tribali ed è considerata una forma di body modification (modificazione corporea).
In base a dove viene allocato il gioiello, esistono diverse tipologie di piercing al naso. Le più comuni sono il Nostril (piercing alla narice), il Septum (alla base del setto nasale) e il Bridge (ponte nasale). Altre tipologie di piercing al naso un po’ meno comuni troviamo:
Vediamo ora le tre tipologie più conosciute.
Il piercing Nostril, effettuato sulla narice, è la tipologia più diffusa. Può essere collocato sia a destra che a sinistra, a seconda delle preferenze personali o del significato culturale associato. I gioielli utilizzati variano da semplici stud (brillantini) a anelli più elaborati.
Il piercing al Septum, che offre un look distintivo e audace, si esegue in corrispondenza della membrana del triangolo debole del setto, ovvero non nella parete rigida ma in una zona molle che connette la cartilagine del setto con le cartilagini alari, detto anche “sweet spot”. È importante che la perforazione della membrana – che divide la parte cutanea del naso dal setto nasale – venga eseguita correttamente per evitare deviazioni o problemi di guarigione.
Gli High Nostril sono piercing al naso, solitamente effettuati simmetrici, che vengono posti nella cartilagine triangolare posta sopra alle cartilagini alari.
Sono piercing che vengono eseguiti sulla zona frontale delle cartilagini alari. Il nome è stato dato da Massimo Cortese, piercer Italiano, poiché la posizione ricorda gli occhi di una mantide.
Il piercing al naso ha una storia millenaria, con origini che risalgono a oltre 4.000 anni fa in Medio Oriente. È stato poi adottato in diverse culture, come quella indiana, dove è spesso legato a simbolismi matrimoniali o religiosi.
In India, adornarsi con un piercing al naso non è solo una pratica estetica ma porta con sé profondi significati culturali e simbolici. Questo ornamento non è semplicemente un accessorio, ma uno status symbol che riflette la posizione sociale dell’individuo. Tradizionalmente, le donne in età fertile lo utilizzano per segnalare la loro apertura al matrimonio o confermare un impegno amoroso già stabilito, servendo anche come un omaggio alla divinità Parvati, venerata nell’induismo come custode delle relazioni matrimoniali. Durante le cerimonie nuziali, non è raro vedere le spose sfoggiare elaborati piercing al naso, che costituiscono un elemento fondamentale del loro abbigliamento cerimoniale.
La pratica ha anche radici nella medicina tradizionale ayurvedica, dove si crede che il piercing sulla narice sinistra abbia connessioni con la fertilità femminile e la salute riproduttiva.
Nel mondo occidentale, è diventato popolare negli anni ’70 e ’80 con la sottocultura punk e, successivamente, è stato abbracciato da un pubblico più ampio come forma di moda e auto espressione.
Il processo per realizzare un piercing al naso richiede professionalità e attenzione. In TattooLab, i piercer utilizzano aghi specifici e gioielli in Titanio ASTM136 (titanio da implantologia) per minimizzare il rischio di infezioni. Dopo aver segnato il punto esatto, l’ago viene inserito e il gioiello posizionato. Seguire le istruzioni post-cura del professionista è cruciale per una buona guarigione.
Il livello di dolore avvertito durante la procedura può variare notevolmente da persona a persona. In generale, i piercing al nostril e al septum sono considerati relativamente meno dolorosi. Tuttavia, è normale provare una sensazione di pizzicore o pressione al momento dell’inserimento dell’ago.
La cura adeguata del piercing è fondamentale per una guarigione senza complicazioni. Dopo la realizzazione del piercing, è essenziale pulire l’area con una soluzione salina e evitare di toccare il gioiello con mani sporche. Inoltre, è importante seguire le raccomandazioni specifiche del proprio piercer per quanto riguarda la pulizia e la manutenzione.
Se si notano segni di infezione o irritazione, come rossore eccessivo, gonfiore, dolore o secrezione di pus, è importante consultare immediatamente il piercer, il quale valuterà la situazione e, se lo riterrà necessario, consiglierà di contattare un medico. Non rimuovere il gioiello, poiché ciò potrebbe intrappolare l’infezione all’interno. Seguire le indicazioni mediche e mantenere una pulizia rigorosa sono passi chiave per risolvere l’irritazione.
Non tutti sono candidati ideali per un piercing al naso.
Alcune condizioni mediche – come allergie ai metalli, problemi di coagulazione e disturbi della pelle – possono influenzare negativamente la decisione di effettuare un piercing. È sempre consigliato discutere con un piercer professionista e con il proprio medico prima di procedere.
Da Tattoolab, il nostro piercer Emil Witczak sarà in grado di darti tutte le informazioni di cui hai bisogno.